Lirica

Le proposte dei grandi teatri e dei festival italiani per l'Anno Pucciniano

Statua di Puccini davanti alla casa natale di Lucca
Statua di Puccini davanti alla casa natale di Lucca

Cade quest'anno il centenario della morte di Giacomo Puccini: ecco qualche proposta operistica da qui a settembre

A onor del vero Giacomo Puccini non avrebbe bisogno di essere 'riscoperto', né tantomeno celebrato in pompa magna nel corso di un anno che coincide col centenario dalla morte, visto che figura nella cinquina di operisti più eseguiti al mondo. E considerato che da sempre in ogni stagione lirica nostrana figura di solito un suo lavoro. 

Fatto sta che -almeno stando alle previsioni del sito Operabase- per la stagione 2023/2024 in tutto il mondo è in cartellone un numero imponente di produzioni delle sue opere, a cominciare dalla sessantina ed oltre previste per La bohème, e la settantina abbondante per Madama Butterfly. Due titoli che da soli fanno da asso pigliatutto, seguiti da Tosca e Turandot

Preso atto che tre festival rinomati come Glyndebourne, Bregenz e Salisburgo non prevedono nessun titolo pucciniano -mentre ad Aix-en-Provence andrà in scena Butterfly ed a Orange Tosca in forma di concerto- ecco un piccolo assaggio di cosa si potrà vedere da qui all'autunno nel nostro Bel Paese. 

Tosca al Festival Puccini di Torre del Lago

Non solo Bohème, Butterfly e Tosca

L'abbuffata dei titoli pucciniani più amati sarà inevitabile, va da sé. Il nostro interesse si indirizzerebbe magari più verso quelli meno frequenti. Per La fanciulla del West non servirà recarsi a Monaco o Berlino, oppure a Lione, dove è prevista; basterà andare al Regio di Torino, ove tra marzo ed aprile andrà in scena con la regia di Valentina Carrasco e diretta da Francesco Ivan Ciampa. 

Invece La rondine, dopo essersi affacciata al Filarmonico di Verona a fine febbraio, approderà al Teatro alla Scala in aprile sotto la bacchetta di Riccardo Chailly. Eseguita però nell'inedita versione critica a cura di Ditlev Rindom, imperniata sull'autografo pucciniano di recente recupero; versione che presenta varianti ed aggiunte rispetto alla precedente edizione Ricordi. Tra giugno e luglio alla Scala andrà poi in scena Turandot, regia di Davide Livermore e direzione Daniel Harding. Casa Ricordi ha recentemente pubblicato anche una nuova edizione critica dell'Edgar approntata da Linda Fairtile, ricomprendente quel quarto atto eseguito a Lucca nel 1891, e in passato negletto. 

La bohème al Macerata Opera Festival

A Torre del Lago, Puccini trionfa

E' la versione che si spera venga proposta al tempio pucciniano per eccellenza, il Festival di Torre del Lago, che si aprirà il 12 luglio proprio con l'accoppiata giovanile Le Willis/Edgar, per poi proporre Manon Lescaut (dal 13/7), La bohème (dal 20/7), Tosca (dal 26/7), Turandot (dal 3/8) e Madama Butterfly (dal 31/8). Un en plein di ben sette opere, come si vede, degno della storica rassegna toscana da sempre affollatissima di pubblico. E che quest'anno vede in Pier Luigi Pizzi il suo regista di riferimento.

Restando sempre in Toscana, al Maggio Musicale Fiorentino dal 21 aprile in poi va in scena Turandot diretta da Zubin Mehta, riprendendo l'arcinoto allestimento curato da Zhang Yimou nel 2006. E a partire dal 24 maggio Tosca in nuova edizione sotto la bacchetta di Daniele Gatti e con la regia di Massimo Popolizio.

Turandot all'Arena di Verona

Un Trittico spalmato su tre giorni

Neppure allo Sferisterio di Macerata si scherza, però. Dei tre i titoli proposti nel Festival 2024 due sono del Lucchese, cioè la Turandot diretta da Francesco Ivan Ciampa (dal 19/7) e La bohème diretta da Valerio Galli (dal 27/7). Tra l'altro, Ciampa riprenderà a fine agosto Turandot al chiuso, alla Fenice di Venezia, con nuova regia di Cecilia Lagorio. 

Il Teatro Comunale di Bologna ospiterà invece nella sede provvisoria del Comunale Noveau, nella prima metà di luglio, l'intero Trittico, con la direzione di Roberto Abbado e la regia di Pierfrancesco Maestrini. Dodici recite insolitamente distribuite un titolo alla volta, circostanza che purtroppo non faciliterà l'assistervi.

Madama Butterfly alle Terme di Caracalla 

Dalle Terme di Caracalla all'Arena di Verona

Del Caracalla Festival 2024, stagione estiva dell'Opera di Roma alle Terme di Caracalla, poco a tutt'oggi è ancora dato di sapere. Solamente che l'omaggio a Puccini consisterà in due titoli – Tosca e Turandot – scenicamente riletti attraverso un progetto creativo dell'architetto/designer romano Massimiliano Fuksas. 

Andando a nord, ecco un'altra celebre location retaggio della romanità: è l'Arena di Verona, dove l'Opera Festival scaligero aprirà i battenti l'8 giugno con l'ormai storica e monumentale Turandot di Franco Zeffirelli. A partire dal 17 luglio si potrà assistere a La bohème, assente qui da tredici anni, con un allestimento non ancora reso noto; quindi, dal 2 di agosto, alla Tosca presentata nella nota, spettacolare rilettura scenica di Hugo de Hana. Direttori ed interpreti, come al solito, potranno variare nel catino areniano di recita in recita.